venerdì 7 settembre 2007

si parla di Europa

Giornata dedicata all'Europa, con una presenza significativa di politici, dal Presidente della Commissione Europea, Manuel Barroso, al Presidente della Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, René van der Linden. Il primo ha parlato di un'Europa in cui si diffonda la libertà di religione come la libertà di non avere religione. Ha identificato i valori dela cultura umanista e della democrazia come fondamenti per un'Europa che diventi una comunità di valori nella molteplicità delle culture. Insomma ha parlato un linguaggio molto comprensibile per un'assemblea di chiese, citando anche l'accoglienza che Abramo offre ai tre stranieri alle querce di Mamre.
Van der Linden è stato più forte nel denunciare la situazione ancora drammatica di sfruttamento in Europa, o la povertà, il traffico di esseri umani, il razzismo e l'antisemitismo. Citando Goethe, ha invitato l'assemblea a “fare dei sogni grandi, che possano emozionare e muovere i cuori”.
Ma uno dei momenti più alti della mattina è stata la meditazione del cardinale cattolico di Milano Dionigi Tettamanzi, sul testo della trasfigurazione (Luca 9: 28-36). Cito:
“il viaggio di chi cerca l'unità è un esodo da se stessi... Non è etnica, né culturale, né confessionale, l'identità profonda del cristiano. Essa è escatologica, perchè in Cristo siamo già e non ancora figli di Dio”. In questa dimensione di attesa, l'assemblea che stiamo vivendo può diventare “per un tempo fugace” espressione della luce di Cristo, questa chiesa trasfiguata che stiamo vivendo.
Ma certo l'oscurità in cui brancoliamo poi costantemente si rivela nei momenti in cui non riusciamo a comunicare, o in cui cerchiamo di rivendicare alla nostra chiesa la priorità su alcune azioni sociali, o quando non riusciamo a guardarci accettandoci per quello che ognuno di noi vuole e può essere nella luce di Cristo.
Nel primo pomeriggio un incontro molto affollato delle diverse componenti della delegazione italiana ha mostrato un desiderio di confronto molto alto. Sarà anche perchè l'Assemblea prevede dei tempi di discussione molto molto ristretti, ma avremmo voluto stare ben più che cinquanta minuti a discutere fra noi. Abbiamo individuato alcuni temi prioritari da proporre per il documento finale: il tema del creato, la denuncia di ogni forma di rimilitarizzazione o difesa delle risorse energetiche con la violenza, la defnizione del possesso e dell'uso dell'arma nucleare come peccato, la necessità di avere maggiore spazio per il rapporto fra cristianesimo ed ebraismo, la sfida delle migrazioni. Forse domani questi temi verranno rivisti e sicuramente ridiscuteremo in che modo vogliamo proporre priorità per il documento finale dell'Assemblea, ma intanto stiamo lavorando intensamente in dimensione ecumenica ed internazionale.
Il vescovo anglicano di Londra, Richard Chartres, ci ha regalato un'altra immaginedella luce: vista dallo spazio la Terra appare illuminata in alcune sue parti, che sono anche le parti ricche della terra, mentre le parti più povere sono oscure. Ma la luce di Cristo si manifesta come mistero, che attraversa le parti oscure e quelle coperte di luci elettriche.
Dopo un pomeriggio in cui, nel forum sulle religioni, abbiamo ascoltato voci islamiche (una donna), e ebraiche, raccontare esperienze di dialogo e collaborazione in diversi paesi europei, la sera per me è stata segnata dall'incontro sul traffico di esseri umani: “create ad immagine di Dio, vendute come schiave”. La necessità di una rete europea e la ricchezza di buone pratiche che le chiese mettono in atto può trovare espressione nell'esperienza rumena, dove è nato da nemmeno un anno un network di prevenzione, asilo, appoggio e reinserimento. Con una particolare attenzione alla formazione dei preti ortodossi perchè sappiano identificare i “mercanti” che vengono a portare i e le giovani perchè siano benedette prima di intraprendere il viaggio che le e li porterà sulle strade dell'Occidente. Piuttosto impressivo l'immagine su cui è impostata la campagna d'informazione: una giovane donna che si nasconde dietro una mano su cui ha tracciato una parola: “aiuto”.

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